venerdì 30 dicembre 2011

Scultura: la scuola professionalizzante

Adoro la vita!
E' meravigliosa, incredibile, stupefacente.
Appena credi che tutto sia perso, che nulla abbia seguito la strada che avevi in mente, appena ti siedi, sconcertato, ad ammirare il disastro…

Si gira pagina!

…e con un incastro magico, imprevedibile, assolutamente irrazionale, si aprono nuove prospettive, le carte in tavola cambiano aspetto e si apre uno spiraglio che conduce a qualcosa "mai" ipotizzato, ma decisamente "perfetto" per te!!!

E' così che mi sono ritrovata ad iniziare la Bottega-Scuola, corso professionalizzante di scultura, presso il maestro che meglio sa interpretare - in Valle d'Aosta -
"La colorazione del legno" e la commistione tra uno stile tradizionale fortemente romantico e la ricerca verso uno stile più moderno e divertente:
Franco Crestani.
Non so esprimere quanto fossi stupita e felice di questa svolta.

E con lui sono iniziati una serie di pezzi studiati con molta attenzione.

Il primo, quello che mi ha dato maggiore soddisfazione, ha come tema la realizzazione di una ciotola.

Sembra un compito semplice, ma subito parte il desiderio di creare qualcosa di unico.
E in un mondo dove è già stato fatto praticamente tutto,
e dove tutti hanno iniziato facendo una ciotola….
trovare un'idea originale è davvero complicato.

In quel periodo volevo fare un regalo alla mia amica nadia
collezionista di ricci (animale poco pratico in ambito scultoreo).

Nasce così la mia ciotola-riccio.




Semplice nelle forme, lievemente colorata riesce a dare l'impressione di avere di fronte il musetto tenero e affabile del riccio.



E' piaciuta a tutti.
La prima ad adorarla è stata mia figlia che mi ha impedito di regalarla a Nadia.
E poi ci sono gli amici che mi hanno chiesto di comprarla….
così sono ancora qui che lavoro su questo pezzo…


…su quella pancina che sembra quasi in rilievo.
Adorabile.


A presto
xoxo

Scultura: la voglia di migliorare.

Le basi le ho apprese nella scuola di Siro Vierin.

Ben presto, però, dentro di me ha cominciato a crescere il desiderio di colorare le mie realizzazioni. Ci sono due scuole di pensiero in Valle d'Aosta: la prima ritiene che l'arte valdostana è principalmente un'arte povera e volendo attenersi alla tradizione non bisogna utilizzare null'altro che il mordente sul legno. Nessun tipo di colorazione è accettata.
E Siro fa parte di questa scuola. Al limite è possibile fare qualche ritocco con mordenti più intensi.

così, quando ho realizzato questo pezzo per la mostra concorso, ho provato a sperimentare una colorazione "a mordente" decisamente più contrastata.




Ovviamente come tutte le sperimentazioni nasce da un errore (fortuna che esistono gli sbagli).

La lavorazione di questa scultura è su tiglio: leggero e meravigliosamente chiaro!






Ho sempre pensato che questo pezzo, lasciato al naturale, fosse fantastico!!!

Però partecipavo ad un concorso e ipotizzavo che sarebbe stato penalizzato per questo.
Così ho deciso di colorarlo con un mordente miele.




L'effetto però non era soddisfacente…


Così nasce la lavorazione che fa sembrare il legno quasi morbido.
(si perde parte della profondità, ovvio, ma l'effetto finale mi ha completamente soddisfatta).




Spero piaccia anche a voi.

Il titolo è Risvegli Notturni


A presto

xoxo

Scultura mon amour: l'incipit.

Quando ho iniziato a scolpire non coloravo i miei pezzi.
Erano cosine semplici, su un solo livello
e semplicemente trattate con mordente e cera.


















A questo stambecco sono particolarmente affezionata perchè è stata la mia prima esperienza. Ci ho messo una quantità di tempo, ma ne ero davvero soddisfatta.





Poi ho cominciato a lavorare legni più pregiati, come il noce antico,
e li ho utilizzati anche per fare dei giocattoli come questo Tatà (antico giocattolo su ruote).





Mi piacciono i Tatà sono belli da guardare e i miei figli ci giocano volentieri.
Biagio, questo mulo, ha partecipato ad una mostra-concorso nell'anno 2010
ed è arrivato 4° parimerito.
Biagio nasce dalla collaborazione con un amico pittore che aveva il desiderio di vedere uno dei suoi pezzi trasformato in un tuttotondo. Io dovevo eseguire il mulo per la mostra-concorso.
L'unione delle forze (suo il progetto, mia la realizzazione) ha prodotto questa meraviglia.


Questa è la versione finale di biagio, il mio tatà preferito.




A presto
xoxo

giovedì 29 dicembre 2011

… eT VOILà !!



con un grande sospiro inizia questa avventura: raccontare, imparare e scambiare informazioni, tecniche, ricette speciali, errori da non ripetere, e sogni da raggiungere.

Mi sembra di essere piccola piccola di fronte alle capacità incredibili che intravedo negli interlocutori di questo blog, ma è la voglia di imparare, di crescere e di fantasticare che mi spinge a portare avanti questo progetto.

La mia vita professionale è legata alla mia società: una agenzia di spettacolo. Ciò che adoro è la possibilità che mi offre di confrontarmi sempre con persone diverse, provenienti dallo spettacolo, ovviamente, ma da esperienze talmente diverse da essere sempre fonte di apertura mentale per me, piccola montanara!

L'ultima serata prima di natale la abbiamo realizzata insieme a Ivano Fossati all'interno della Saison Culturelle della VdA. E' stato uno spettacolo vissuto insieme ad una mia carissima amica - Nadia - sua grande fans. Mi piace condividere le sue passioni.

Posto delle foto fatte proprio da Nadia.

A presto!!!






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